martedì 16 ottobre 2012

Il mito Rossellini/La paura



Sceneggiatura 7,5: non fa bene alla fama della pellicola la tormentata stesura dei due finali, l'originale tiene fede al soggetto letterario tedesco con un noir ricco di tensione tra i meandri del tradimento e del senso di colpa.
Scenografia 7: la Monaco di Baviera delle notti al neon, stabilimenti farmaceutici di cavie e vecchie case sopravvissute alla guerra, locali notturni 100% made in Bavaria.
Cast 8: l'angoscia personalizzata sul volto autobiografico della Bergman all'ultima passerella rosselliniana, la maschera della menzogna professionale nelle apparizioni raggelanti della Manhardt.
Regìa 8: l'intro documentario e scorre la città, di rapporti di coppia logori, dialoghi ridotti, figli lontani e amanti di conseguenza, nella notte delle decisioni la climax memorabile ingiustamente dimenticata dalla critica.


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