lunedì 23 dicembre 2013

Cinema iraniano/Il palloncino bianco

 
 
Sceneggiatura 7: l'anima buona dell'infanzia, il capriccio estetizzato, l'assunzione di responsabilità precoce, l'universo circostante a riversarsi calmo sulle aspettative ingenue di un pesciolino, con un paio di passaggi dialogati esageratemente piatti.
Scenografia 6/7: Tehroun che sa sorprendere, le note strade alberate di serrande abbassate, le pasticcerie prelibate, i cortili della città vecchia a maioliche e pozzi.
Cast 8: epocale di smorfie e silenzi misurati il pianto inconsolabilmente sommesso della bimba col vestito bianco e rosso, icona del cinema dedicato all'infanzia, il titolo della pellicola dedicato alle minoranze svantaggiate.
Regia 7: passaggi visivi notevoli, la saracinesca bianca che prelude all'ultimo palloncino rimasto in scena, i rumori lontani dei preparativi per il Norouz, le voci melliflue degli incantatori di serpenti nei cambi scena limitati della recita inaugurale.
 
 

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