lunedì 23 dicembre 2013

Cinema iraniano/Offside

 
 
Sceneggiatura 8: di divieti e storie vere, di coraggio e di rassegnazione, di solidarietà complice e traguardi che uniscono, la quotidianità pericolosa degli eventi nell'Iran al maschile.
Scenografia 8: lo splendido stadio Azadi, occhielli di decorazioni tradizionali, scale ellittiche e balaustre per uno scorcio fugace, i bagni pubblici e il bus affollato dell'andata già trionfante e del ritorno scortato.
Cast 7,5: in un cinema prettamente femminile come quello di Panahi è strano ritrovare tra i migliori interpreti i due soldati impacciati della partita col Bahrein, un manifesto a coprire il volto, la genuinità della propria condizione che non si pone domande.
Regìa 8: 90 minuti esatti, la metafora del calcio a indicare la via nella diversità, i pregiudizi a volte assurdi delle interpretazioni religiose, la felicità nella disperazione, il gruppo per il singolo, rari momenti di commozione alla sosta per le bevande nel caos clacsonante di Teheran.
 
 

Nessun commento:

Posta un commento