sabato 30 aprile 2016

Cinema ungherese/Son of Saul


             
          
Sceneggiatura 7,5: una storia non ancora raccontata nel novero dell'enciclopedia delle atrocità commesse dal regime nazionalista ai danni della comunità ebraica, una storia di speranza nella morte.
Scenografia 5: il bosco del finale drammatico è un mero flash, prima non si intravede nulla nel  mondo ovattato degli scherzi sadici nazisti e dei cadaveri da lavare.
Cast 7,5: monumentale, mega job per un'anima in pena che non ha nulla da chiedere se non portare avanti un ultimo desiderio simbolico di sepoltura.
Regia 8: sperimentale ed incisiva, una cinepresa che esercita lo zoom sui colli dei protagonisti, il peso di esistenze martoriate, l'effetto sfumato su dialoghi inutili e pesanti.


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