lunedì 27 febbraio 2017

89th Academy Awards/Arrival



Sceneggiatura 8: dal soggetto iperfantascientifico spunti semplificati da grande pubblico, realismo interiore e grande capacità di presa, carte mai del tutto scoperte in un finale criptico.
Scenografia 6,5: vallate verdi e televisorini connessi, il mondo fantastico dei gusci e della loro scrittura circolare a prevalere sui flashback di un futuro triste.
Cast 6,5; la rigidità di certe pedine da kolossal è il lato più noto di Hollywood, ma la Adams meritava almeno una nomination per l'abnegazione sofferta del ruolo di comunicatore tra mondi.
Regia 7: Villeneueve rifugge da ogni cliché alieno, limita al minimo il politically non-correct delle grandi potenze e punta su mistero e psicologia, innovando senza chiamare l'applauso scontato.

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