Sceneggiatura 8: grandissimo soggetto, follia e realismo in un mix schizzato di testi sacri e apostoli di un buonismo populista meritocratico, i messaggi da passare molteplici.
Scenografia 6: la vera Bruxelles alternata alla Gotham City delle malefatte divine, scene di strada che avrebbero meritato più spazio, un finale di aerei in difficoltà sul lungomare di Ostenda.
Cast 6,5: goffe macchiette che si muovono come personaggi di un teatrino in miniatura, la realtà aumentata della memoria del computer, l'inventiva giovanile da premiare.
Regia 6,5: fili di interconnessione, ripetizioni di passati sfortunati, il melange di dramma e commedia nel territorio superesplorato del fantastico, capitoli di solidità che si dilatano, l'intro da rigirare per il manuale della comicità surreale,
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