mercoledì 2 marzo 2022

94th Academy Awards/The Hand of God

 

Sceneggiatura 5: le (auto)biografie non sono per forza interessanti, dicono le case editrici, con buona parte di ragione, dato che anche i personaggi famosi a volte non hanno niente di diverso da raccontare di un'adolescenza, un trauma, una nuova vita da immaginare in una nuova città.
Scenografia 8,5: quadri di bellezza assoluta, a partire dal volo d'uccello iniziale su tutta Napoli, continuando con le balconate verdi di Vico Equense, la nobiltà dovuta della Galleria, il mistero notturno dei campi Flegrei, la movida spenta della piazetta di Capri.
Cast 6: al di là di Servillo che ormai recita se stesso e non i ruoli che riceve in dote, tutta la pellicola si regge sul bravo debuttante Filippo Scotti, contornato da personaggi di nessuno spicco narrativo né recitativo. 
Regia 6,5: alcune scene sono al limite della finzione conclamata (la fermata del bus, l'audizione per Fellini, la morte dei genitori), in un subbuglio visivo cui il regista ogni tanto pone rimedio piazzando fotografie geniali, dalle numerose quinte teatrali delle location sino alla famiglia in fila sulla panchina al processo per aver ridicolizzato la vicina. Un'opera, per chi scrive, compiuta a metà.




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