martedì 29 marzo 2022

Letteratura contemporanea/Ermanno Accardi

 

Nei ritagli di un tempo sospeso, già dal bel titolo particolarmente evocativo (e refrattario alle mode che ultimamente impongono ai libri nomi brevissimi che non dicono nulla), ci fa pensare alla pandemia che forse ci stiamo lasciando alle spalle. Le riflessioni dell'autore partono in effetti proprio con una breve rievocazione della paura avuta durante la fase critica del primo lockdown. Ma poi se ne allontanano subito, perché non è questo il tempo di analizzare con calma tale fase storica tuttora in bilico; adesso è il momento di rispolverare la positività, nonostante le difficoltà di una società prigioniera degli stati ladri (o peggio) e di tanti, troppi sentimenti negativi. Accardi muove il suo pensiero a trecentosessanta gradi su tantissimi aspetti della società, da quelli politici a quelli caratteriali, senza la pretesa di voler pontificare ma solo con l'intento di trasmettere la sua gioia di vivere. Indispensabile per la ripresa. 
VOTO 8

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