mercoledì 26 febbraio 2014

Il mito Rohmer/Racconto di primavera

 
 
Sceneggiatura 6,5: disquisizioni sull'episodicità delle amicizie e degli amori attraverso le note conversazioni di quotidianità improvvisate, ma i rapporti interpersonali girano ambiguamente a vuoto.
Scenografia 7: una scuola alla periferia dell'Ile de France, viali di raccordo a note monumentalità, lo sbocciare della primavera che timidamente fa capolino nella bucolicità campestre della provincia.
Cast 7: una coppia affiatata di poche domande e molte sensazioni sulla pelle, il quartetto improponibile nelle dimensioni del tradimento e della sessualità, la fuga che non dà risposte (che rivedremo, n.d.b.).
Regia 7: lunga intro muta, passaggi teatrali a ripetizione, lo stile cristallino del regista trova classica applicazione anche in una delle sue pellicole meno convincenti.
 
 

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