lunedì 22 settembre 2014

Venezia 70/Avranas

 
 
Sceneggiatura 8: storie di una vita vissuta nell'incubo, maschilismo ancestrale che trascende nell'abuso incestuoso ripetuto e sistematico, l'apparenza di una società integra solo nel proprio marciume diffuso.
Scenografia 7: spiragli di ellenicità lontana, cortili di prostituzione, parcheggi di scocciature burocratiche, la prigione dalle tante stanze per promesse da disattendere ('oggi/domani andiamo al mare').
Cast 8: un padre che assume la violenza come una regola, la follia della depravazione nella normalità del tran tran quotidiano di vecchie auto e posti di lavoro, belle ed espressive le figlie/nipoti.
Regia 8: grandissima padronanza dei mezzi registici, brevi scatti di tragedie, lunghissimi piani sequenza di domande senza una risposta plausibile, il mattatoio finale fuori scena. Echi pregressi di Kynodontas un confronto vinto.
 

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