lunedì 10 febbraio 2020

92nd Academy Awards/The Irishman



Sceneggiatura 6: la storia di Hoffa era già stata raccontata da Hollywood, l'intreccio tra mafia e sindacati un connubbio vitale dell'era ruspante negli automitizzati Stati Uniti d'America.
Scenografia 7: location sparse, scelte con grande cura nel testimoniare i Fifties, il confronto non ancora perso con Google Maps per la bravura degli inscenamenti.
Cast 7: tre monumenti di differente peso, tre spessori di dialoghi portati avanti con la partecipazione di sempre in un plot di ridondanze ed effetti deja-vu.
Regia 6: il caro Martin è rimasto ancorato alla narrazione ipertradizionale, di scene descrittive lunghe, il sentore di vecchio che domina al di là di un'anagrafe prurtroppo severa con tutti.

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