giovedì 5 marzo 2020

Cinema spagnolo/Dolor y Gloria




Sceneggiatura 6: l'autobiografia in forma narrativa, spezzata tra i ricordi del passato e un continuum artistico difficile da portare avanti in quotidianità che coltivano problemi come soluzioni.
Scenografia 5: i taxi madrileni, interni di teatro con qualche luce magica, molta routine di filmati didascalici e grotte del sud andaluso.
Cast 5: prove incolori, quasi svogliate per i compagni abituali di Almodovar, che allontanano lo spettatore dall'immedesimazione fisica e anatomica.
Regia 6,5: l'intuizione svelata nel finale gratifica le capacità di storytelling, l'incedere complessivo comunque di scene dilatate sino allo sbadiglio.

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