Sceneggiatura 8: ci sentiamo per una volta di preferire il titolo italico, in quanto è la foresta finale ben più della casa iniziale a incarnare lo spirito di una storia spendida e sfortunata, d'amore e di wuxiapian.
Scenografia 8: dai memorabili segnali stagionali del duello finale (i colori dell'autunno sfumati nel bianco di una nevicata al sangue) al verde puro dei bambù, ai costumi variopinti della casa regnante, tutto è rappresentato con estrema cura estetica.
Cast 7: bellissima la nuova stella della cinematografia orientale (Zhang Ziyi, n.d.w.), memorabile guerriera cieca prima e struggente amante morente poi, i rivali in amore saltano meglio di quanto non riescano a trasmettere recitando.
Regia 8: la classicità dell'argomento affrontata con la classe sopraffina del kolossal involontario, gli inserti aberranti di pugnali letteralmente volanti e giuchi di sostegno a spezzare un ritmo altrimenti monocorde. Classico del cinema.
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