Sceneggiatura 6: i bisogni distinti di uno scrittore sconnesso dalla realtà, la famiglia e l'immaginazione fertile, il lavoro nei bassifondi e la frequentazione dell'alta società; un soggetto assolutamente incompiuto.
Scenografia 7,5: Parigi capitale di metropolitane e autobus affollati, un ponte e un rifugio inesistente, sedie consunte di ordinazioni quotidiane di periferia.
Cast 7: Hawke allucinato per scelta e per trama, regge benissimo all'età che avanza la capacità espressiva di Kristin Scott-Thomas, esordienti che rivedremo.
Regia 7,5: confezionamento sublime già a partire dal prolungato bokeh iniziale, spruzzate di Lynch e vene atomegoyane, primi piani e pause urbane, fili invisibili tra destino e follia.
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