sabato 19 dicembre 2015

Cinema francese/3 cuori



Sceneggiatura 6: il più classico dei triangoli amorosi per la generazione perduta dei quarantenni, tirate soggettistiche accettabili, un dramma che non esplode e resta sulla carta.
Scenografia 5: difetto cronico del cinema parigino, le location sono sfuggenti e sfumate, qui non certamente nella maniera spesso più che esauriente della nouvelle vague. Restano solo una strada di provincia, un bar e un hotel di desideri repressi, Tuileries palcoscenico muto.
Cast 7,5: interpretazioni notevoli, la maschera della Gainsbourg incredula o lo sguardo di vetro del Poelvooorde innamorato, il calore umano che trasuda senza eccessi.
Regia 6: cronologia lampante, la comicità dell'immigrato che dice sempre di sì, l'incedere deciso degli avvenimenti che perde progressivamente potenza sino al mancato epilogo risolutorio.

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