mercoledì 18 luglio 2012

Cinema israeliano/Footnote




Sceneggiatura 7,5: un premio da conquistare, la sfida tra tradizione e innovazione, la politica che invade la vita quotidiana, il mondo accademico e i trionfalismi connessi. Fresco.
Scenografia 6: campus universitari e studi televisivi, stanzette per un brindisi e platee microfonate, una strada mattonata tra gli olivi della Gerusalemme ebraica.
Cast 6,5: Shlomo ha la perplessità scolpita nello sguardo glaciale del risentimento, più banale la negoziazione non sempre ortodossa di Lior.
Regia 7-: esagerazioni al computer di titoli di testa e pagine scritte, cinepresa originale al servizio di primi piani espressivi e fugaci panoramiche, un finale sospeso per stupire.



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