sabato 15 dicembre 2012

Il mito Carné/L'amore e il diavolo



Sceneggiatura 5: favoletta medievale di imposizioni di censura e morali traslate senza impegno alcuno, il diavolo e il male, l'amore e il bene, la sceneggiatura e il vuoto di tre versioni da confrontare.
Scenografia 7: bianco castello del b/n, splendida ricostruzione plastica dei manieri dei menestrelli, delle corti dei sovrani, il diavolo indossa un completo preD&G di rossi e neri intuibili.
Cast 6: considerando i nomi sul cartellone, la resa è senz'altro deludente, di limiti autoimposti che scimmiottano il possibile, di caricature senz'anima che la leggerezza non sa autenticare.
Regia 7: Carnè sbarca in territorio straniero, lontano anni luce dalle romantiche strade di casa, e affina per senso di adattamento le armi secondarie della ripresa artistica non potendo usare la drammaticità usuale. Le tecniche quasi pittoriche valgono la visione della pellicola.


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