martedì 4 dicembre 2012

Il mito Rossellini/Roma città aperta



Sceneggiatura 7: testimonianze incollate di un'era al crepuscolo, di resistenze clandestine e retate improrogabili, il fascino immortale del potere.
Scenografia 7: dati tecnici inappuntabili, cortili popolari e piazze di marce notturne, verde agricolo di fucilazioni, scale di battiti cardiaci di diversa intensità.
Cast 8: del cuore buono delle popolane, del silenzio listato a lutto dei piccoli parrocchiani, della dignità di torture assassine, del timore di Dio nell'attimo fatale.
Regia 8,5: pagine immortali di cinema, impregnate di compassione per le sfortunate pedine mosse dal destino, l'alternanza di momenti banali e scene madri del neorealismo in fieri.


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