lunedì 14 gennaio 2013

Horrorland/Paura




Sceneggiatura 6-: sufficienza politica per un horror paradigmatico con tanto di case vuote settantiane e segregazioni dei duemila, le citazioni di Bava (omaggiato anche dall'università) si sprecano portando alla sufficienza un plottino semplice semplice con un cattivo indistruttibile e un twist scontato.
Scenografia 6,5: anche negli interni si scoprono riferimenti ai maestri della paura tricolore, salotti a vista e giardini che sconfinano nel bosco, intro romana azzeccata per panoramiche e musiche.
Cast 6-: un altro livello rispetto alla normale amministrazione del genere, tre personaggi reali di vite vissute e atteggiamenti proporzionali, un Servillo lucidamente folle.
Regia 6,5: merce rara, il sentimento del titolo si propaga diffusamente per buona parte dell'attendismo iniziale e della mattanza da secondo tempo, lo splatter valore aggiunto di teste da baciare.


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