mercoledì 16 gennaio 2013

Il mito Rossellini/Germania Anno Zero



Sceneggiatura 8: dramma di purezza avvelenata nella contaminazione ambientale, l'azzeramento del titolo si intende (anche) per un'umanità unicamente capace di redimersi nel rimorso di teatralità brutali.
Scenografia 9: fenomenali carrelli panoramici in una Berlino riconoscibile a stento, un paio di monumenti iconici, di distruzione e documenti storici a posteriori di assoluto valore.
Cast 7: lingua originale autoctona, livello medio disomogeneo con rese ottimali (urla di morte, scivoli di preamboli) e altre più zoppicanti (maestri pedofili, ex nazisti su e giù per i tram).
Regia 7: grandissima suggestione viene dall'ambientazione spettralmente inusuale, ma al di là della climax finale tra omicidio e suicidio, la vicenda delle intenzioni rimane un po' troppo in superficie.


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