Sceneggiatura 6: al genio della sopravvalutazione a cui ha già attinto il musical (e per chi scrive anche il romanzo) si rivolge il terzo desiderio di una classica storia di derelitti redenti e cattivi sconfitti.
Scenografia 6: fotografia da grande kolossal, che alterna scenari da naufragio al computer a quinte parigine ben riprodotte di monumentalità sui generis.
Cast 6,5: la sofferenza (anche fisica) della Hathaway vale senz'altro una nomination, lupo di mare senz'anima Crowe, particine importanti e ruoli da bellocci nell'alternanza sulle barricate.
Regia 6,5: abile a promuovere pellicole 'appena sufficienti' (cit.), Hooper sceglie l'aderenza alla musicalità spenta di Budbil e Schoenberg, coralità su tutto in un serpentone interminabile di qualche esteticità sparsa.
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