lunedì 20 maggio 2013

Horrorland/The Oregonian



Sceneggiatura 8: scomposizione temporale surreale, tessere di un mosaico di (non troppo) difficile interpretazione, l'unica fuga possibile da padri incestuosi e comunità complici di provincia.
Scenografia 7: Lind, Washington, nulla di mattoni e cingolati, strade che citano strisce di sangue, motel e caravan, l'icona americana della disperazione.
Cast 7: maschere di follia dai vari volti ridenti, nell'universo onirico della pellicola ogni protagonista è ben omaggiato dal finale, menzione d'onore per la mascotte verde.
Regia 8: l'omaggio a Lynch supera il livello della citazione, tra break dannati e scene fuori dal tempo, picchi minimi di splatter dove il terrore ha il volto della solitudine. Strepitosa opera prima.

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