martedì 16 luglio 2013

Venezia 69/Assayas

 
 
Sceneggiatura 6: riproposizioni, borghesia annoiata, violenza, cliché a gogò, il percorso universale della crescita attraverso il momentum temporale, idoli lontani e poveri, nemici vicini e ricchi. Semplice, troppo, ma non dissimile dal vero.
Scenografia 5,5: cartelli di sosta e arredi urbani smascherano le città di provincia spacciate per la capitale degli anni '70, l'excursus nel Sud Italia sprecato da fotografie sfuggenti di tramonti e vicoli.
Cast 5: esordienti che segnano il passo, non tanto nell'apatia sentimentale assolutamente tipica dei loro personaggi, quanto nella resa dei dialoghi davvero amataoriale. 
Regia 6: affresco a 360 gradi, senza domande né risposte, la circoncisione epocale a difendere trasposizioni, la semplicità della messa in scenza come mera testimonianza, due ore di una generazione da ricordare.
 
 

Nessun commento:

Posta un commento