domenica 16 giugno 2013

Il mito Rohmer/Gli amori di Astrea e Celadon




Sceneggiatura 6: storia piacevole ricondotta su binari troppo scontati, senza invenzioni né a livello estetico né a livello narrativo, la banalizzazione del conflitto di interessi tra sessi a gridare vendetta postuma.
Scenografia 7: polemiche ridondanti da titoli di testa, alla ricerca del vero rupestre in zone di Francia di nome differente, ruscelli e foreste, mattoni medievali battuti dal sole.
Cast 5,5: sentimenti annacquati e movimenti impacciati, il costumismo degli attori secondari dà il tono di recita di fine anno alle vicende bucoliche mosse da storicità con lo stampino.
Regia 6,5: prima del ritiro, prima della morte, il talento del grande regista si appanna di narratori fastidiosi e scene convenzionali, trovate ottiche da repliche di Hollywood e una linearità inutilmente propedeutica.


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