domenica 11 novembre 2012

Il mito Carné/Il porto delle nebbie




Sceneggiatura 6: si dica nei titoli di testa quanto di contorto e poco credibile va in scena nella Havre tra le due guerre, di patrigni a sangue freddo e disertori a sangue caldo, di fanciulle immacolate e investigatori ingenui, l'Orlan di turno magnificato da eternit al realismo poetico. 
Scenografia 6,5: lo squallore a venire di borghi a catapecchie e persiane tipicamente francesi, nebbia che opportunamente nasconde, qualche shot portuale di estetica notevole.
Cast 7: Gabin duro e puro si concede pause tra le pareti di legno di locande sempre per definizione ai margini, occhi di ghiaccio e amori mutevoli della timidezza per Michèle Morgan.
Regia 7,5: ciò che l'occhio ricrea è molto spesso ciò che vede nell'immaginazione, dalle botteghe di ninnoli di porcellana alle giostre rotanti dei passatempi notturni, in una serie di quadri brutali consegnati alla notorietà.


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