domenica 18 novembre 2012

Il mito Rossellini/L'uomo dalla croce




Sceneggiatura 5: l'incongruo degli avvenimenti seppellisce ciò che un cattolicesimo fanatico aveva già abbattuto, la speranza di un amore universale, l'odio condiviso per la guerra, la fratellanza dei popoli.
Scenografia 7+: strepitoso set immortale, con i mezzi di Cinecittà nel 1942, pareti che esplodono  di cartongesso e recinti ove strisciare, pozzi d'acqua piovana e capanne dal tetto in paglia.
Cast 6,5: l'aderenza ai principi del colonialismo religioso, stereotipi di guerrieri nostrani, maschere brutali da diversi, la recita si attiene ai valori del regime più intransigente.
Regia 7,5: dopo navi e aerei, Roberto completa la trilogia mostrandoci i carri armati, nella migliore delle tre ricostruzioni di battaglia, salvando di primi piani e inquadrature non banali anche il vessatorio pistolotto dei sacramenti.


Nessun commento:

Posta un commento