lunedì 6 febbraio 2012

Cinema coreano/Mother



Sceneggiatura 6,5: torna il leit motiv degli sconfitti in conflitto con il mondo, un figlio dalle ridotte capacità motivo di consapevolezza progressiva e rivincita personale per una donna chiusa in un angolo dalla società.
Scenografia 6,5: Corea provinciale di strade principali e gente assiepata a seguire le vicende degli altri in una vita senza vita, interni carcerari distintivi.
Cast 7: migliore attrice per gli 'oscar asiatici', una madre come molte (?) di apprensione e disperazione, l'indagine in incognito tra le pieghe di un'agopuntura senza ricevuta.
Regìa 6,5: Bong Joon Ho all'ultima nota fatica, nelle due ore (eccessive) di proiezione si alternano sequenze ripetute (la danza tra i campi, la soggettiva dall'interno del negozio) e istantanee fugaci degne di un album fotografico.


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