lunedì 20 febbraio 2012

Horrorland/Don't be afraid of the dark



Sceneggiatura 4,5: personaggi al limite del disneyano nel ruolo di immagnifici spaventatori, centralità tramica tutta basata su meccanismi noti di buio e sotterranei, prologo ed epilogo da fiaba puerile.
Scenografia 6,5: goticità di mattoni australiani e saloni da ballo di luci coloratissime, make up giustamente fumettistico di ombre citazionistiche.
Cast 5: inutile ruolo da curriculum per Madame Cruise, pessimo caratterialmente e nella finzione Guy Pearce, lontana dall'era dei bimbi prodigio Bailee Madison.
Regìa 6: Del Toro ispira l'aura fantastica, tradotta in cinema da tavole a china con la grazia mestierante di Troy Nixey, pseudo animazione che nulla concede alla paura a favore della mera patina rilucente.


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