sabato 18 febbraio 2012

Horrorland/La Casa Muda




Sceneggiatura 4,5: preamboli noti di 'veramente accaduto', l'Uruguay degli anni '40 proiettato senza convinzione a giorni di ispirazioni sempre più multicrasiche di pellicole passate, rumori e visioni della casa inutili digressioni dall'ovvio.
Scenografia 6: lanterne polverose e inferriate in legno, recinti di campi e porticati di auto veloci, cucine mattatoio e divani ricoperti di autosuggestione.
Cast 6: due comparse sacrificali e l'aura psicopatica della protagonista, qualche anno in più di quelli richiesti dallo script, convinzione altalenante di costanza da piano sequenza.
Regìa 7: il cinema uruguaiano e Gustavo Hernandez, un horror alla vana conquista dell'oscar, 78 minuti in successione interrotti solo da qualche apparizione del buio, la digitale inbucata in ogni angolo alla ricerca della ripresa originale. Quasi un saggio universitario (cit.).

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