venerdì 17 febbraio 2012

Horrorland/YellowBrickRoad



Sceneggiatura 6,5: critiche a fiumi per un twist finale che altro non svela se non la natura metaforica dell'horror psicologico, il sentiero ricco di inopinate citazioni oziane il nostro percorso individuale verso la morte. Cappello introduttivo (Friar, n.d.b.) semicredibile e ben documentato.
Scenografia 6,5: boschi e cielo, rupi e campi di grano, riprese consapevoli della ripetitività della fotografia di una certa filmografia di genere nelle profondità settentrionali del New Hampshire.
Cast 5: un colpo basso alle credenziali complessive della pellicola, Laurino protagonista è al debutto, il cachet più alto (come sempre accade, n.d.b.) per il primo personaggio a morire. Impresentabile Clark Freeman assassino.
Regìa 6: Holland e Mitton, rumori insopportabili e musiche rétro, la dimensione della paura a guadagnare territori nuovi nel limite di una stesura classicamente esponenziale, tra attese snervanti ed avvenimenti improvvisi appena accennati. Auspicabilmente la prossima produzione sarà migliore (cit.).


Nessun commento:

Posta un commento