giovedì 24 maggio 2012

Loach filmography/Fatherland



Sceneggiatura 6,5: un film in due tempi, dall'est all'ovest in un passaggio incolore di concerti e sigarette, capitanerie di porto e interviste, il risvolto spionistico inatteso e non del tutto giustificato.
Scenografia 7,5: bastano poche pennellate a Loach per catturare l'anima del muro berlinese, ma anche i tic thatcheriani di borse della spesa in una Cambridge non troppo dissimile dalla monumentalità insettica attuale.
Cast 6: di gesso le protagoniste femminili, la pellicola si compatta attorno alla accidia intellettuale del musicista fuggito dal regime per imprigionarsi tra le lobby discografiche.
Regìa 7: l'essenziale condito di un po' di poesia fine a se stessa, la linearità vittima minore di un plot bicefalo, la quotidianità il grasso che cola dalle giunture arrugginite degli schermi.



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