giovedì 3 maggio 2012

Venezia 68/Arnold



 

Sceneggiatura 8+: omaggio brontico che tiene conto della distanza temporale tra l'attuale e l'originale, sviscerando in due piani temporali tutte le tinte fosche di un dramma grandioso e universalmente attuale, di razzismo e pregiudizio, passione incontrollabile e amore sconfitto.
Scenografia 8: staccionate, nebbia, brughiera, bokeh a dismisura nel buio di una stanza di segregazione, i riconoscimenti per la fotografia coraggiosi di cambiamento.
Cast 8: tra il bieco e il benefattore oscurato, il film concentra la propria attenzione quasi unicamente sui volti dei due (quattro) personaggi principali, di coerenza narrativa e resa scenica estrema.
Regìa 8,5: seppelliti narratori e anticaglie classiciste, il montaggio in orizzontale a chiudere la scena sull'amore disperato, la Arnold ribalta finalmente il postulato del 'com'era dov'era' con uno stile assoluto di telecamere traballanti e primissimi piani, sfuocature e quadri paesaggistici semoventi. Chapeau.

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