martedì 15 maggio 2012

Venezia 68/Pacinotti



Sceneggiatura 4: idea falsamente apocalittica più che spendibile, ma il disinteresse e la paura non hanno un fine in un'Italia provinciale come mille altre, e la data di scadenza passa dopo i primi 15 minuti di transessuali discotecomani e prostitute in mobilifici, quando a idee finite si assiste a un deterioramento del prodotto che coinvolge tanto il contenuto quanto il packaging.
Scenografia 6: un quartiere razionalista piacevolmente futuribile e americaneggiante, famiglie felici per una nuova idea di cartellone pubblicitario. E Pisa sogna la California...
Cast 6: l'allucinato protagonista è il più classico degli antieroi gipiani, sottoutilizzato invece dall'inaridimento dell'ispirazione un cult mancato quale l'extraterrestre (forse marziano) mero pretesto culturale.
Regia 5,5: ancora un flop per la cricca veneziana che appluade e fischia a comando, il fumettismo splendido delle prime scene svanisce progressivamente annegando nella mediocrità senza scopo della trama, un lieto fine tra binari deraglianti di omicidi e alieni in tuta grigia.

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