giovedì 17 maggio 2012

Venezia 68/Cronenberg




Sceneggiatura 5,5: l'essenza della psicanalisi nelle sue turbe costituenti, il confronto scontro tra i due maestri nel mélo di una storia d'amore, il tema scolastico a lasciare sulla carta tutte le possibili ramificazioni della mente in un classico plot storico per riassunti lineari.
Scenografia 6,5: Vienna è bella e riconoscibile tra i giardini del Belvedere e le carrozze al ritocco delle vie del centro, sorprendente Kostanz finta Svizzera di confine al sapor di lago aristocratico.
Cast 6: pompata senza motivo l'interpretazione schozofrenica della Knightley, la misurazione sconfitta del Fassbender-Jung assai migliore del paternalismo distante di Mortensen-Freud.
Regìa 6,5: fedele hamptoniano, il poliedrico canadese riserva alla pellicola una messe di belle inquadrature in successione alternate ad altre esageratamente convenzionali, senza il coraggio di chi può cambiare gli schemi precostituiti.


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