Sceneggiatura 5-: la solita operetta parigina di Allen, con un mondo parallelo di retaggi purpurei e frecciate al sistema americano attraverso la voce presumibilmente ancora possente della cultura in una delle culle europee. Tutto già visto e di prevedibilità cristallina.
Scenografia 7: l'omaggio alla capitale francese con l'infilata di immagini (notevoli) stile Manhattan continua lungo la pellicola di strade notturne e interni museali. Versailles meritava di più.
Cast 7: oltre alla curiosità nel vedere all'opera Carlà, la lancia da spezzare è quella per Owen Wilson, entusiasmo storico e modestia calcolata, pessimi i grandi interpreti del passato riscattati dalla mediocrità ben resa della famiglia statunitense contemporanea.
Regìa 5: qualche battuta qua e là lascia intravedere bagliori ormai sopiti, il reiterarsi di scene scontate alla mezzanotte rende perfettamente la mancanza di idee che attanaglia il crepuscolo del grande regista.
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