Sceneggiatura 7: il fido Brach porta Polanski a esplorare l'universo erotico tramite un riuscito parallelismo con Alice in Wonderland, di un assurdo che domina a sprazzi, a un tempo pregio immediato e difetto a lungo termine della pellicola.
Scenografia 7 : una villa da sogno, di quelle che restano impresse per sempre nell'immaginario vacanziero, I.G.P della costiera napoletana.
Cast 6: metacinematica come nella rivelazione finale (ma non può essere un pregio) la Sydney Rome conturbantemente turista di diari infantili, di base complessivamente fiacco il Mastroianni nel ruolo dell'ex pappone fallito.
Regìa 6,5: supporto biopsizzante di un plot inchiodato al nonsense, non osa abbastanza per immagini e colori, pur rendendo omaggio ai blu notturni e ai bianchi in calce, all'esibizionismo erotico, alle fantasie e alla trasgressione sessuale. Piccola chicca migliorabile dalla black comedy estrema e/o dal softcore.
Nessun commento:
Posta un commento