giovedì 15 dicembre 2011

Polanski filmography/Pirati





Sceneggiatura 4: favoletta insensata, riferimenti storici buttati al vento, di un'ironia che manca all'appello della commedia, di atteggiamenti personaggistici canzonatori che sciupano l'occasione per l'adventure movie. Solo nell'ultima scena un chitarrino spagnoleggiante intona ritmi opportuni, eclissato per tutta la pellicola dall'ossessivamente orrenda musica di scena alla Banana Joe (cui Matthau somiglia).
Scenografia 5: incongrue differenze, Malta e le Seychelles riavvicinate da una pangea brachiana, la golena ancorata nel porto di Genova troppo plasticosa nonostante il budget. Mdina meritava ben altre riprese, apice del film la scena degli ammutinati giustiziati.
Cast 6: il buon vecchio Walterone riesce a credere e a far credere al suo personaggio, ed è già tanto in un film di caratteristi senza arte nè parte.
Regìa 4,5:
un manierismo così evidente da sembrare voluto, tagli di scena improvvisi e paesaggistiche di cinque secondi, inquadrature dalla mezza distanza del narrativismo elementare, qualche coralità prospettica da salvare. Il punto più basso della storia della regìa polanskiana: lo schiavo 'negro' (che parla come tutti i suoi omologhi della filmografia storica, n.d.b.) avvolto da un enorme serpente, a denotare la sua ovvia meccanicità espellendo fumo in seguito a una fucilata in bocca. I miei complimenti, Roman.

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