giovedì 15 dicembre 2011

Argento filmography/Opera





Sceneggiatura 5-: giallo debolissimo, un commissario improbabile e una squadra omicidi inesistente, omertà e manichini. Intuizioni geniali (gli spilli negli occhi, i corvi detective...) rovinate da uno script ferrinico con troppi buchi, 11 errori su bloopers! e un pubblico comprensibilmente diviso nel giudizio.
Scenografia 6+: familiarmente suggestivo il Regio di Parma, vallate svizzere di default in un finale riempitivo mediamente sconclusionato.
Cast 6: R.I.P. Charleson e (soprattutto) l'omicida Barberini sono freddamente lontani dalle vicende descritte, discreta invece la decollata di Marrakech Express (l'ibe Cristina Marsillach, n.d.b.), in seguito sparita dalle scene a causa forse della maledizione del Macbeth.
Regìa 8: maniacale cura di ogni dettaglio, dal riflesso nella pupilla delle prove dell'incipit ai corvi in gabbia del buio del dietro le quinte, dalla vetrata dai costumi colorati della sartoria all'occhio magico della pallottola, per non citare la nota soggettiva a volo d'uccello sulla platea del teatro. Ci piace Dario, ci piace il gore, ci piace Giuseppe Verdi, ci piace l'heavy metal. Ma potevamo avere di più.


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