mercoledì 14 dicembre 2011

Herzog filmography/La ballata di Stroszek




Sceneggiatura 8,5: è una ballata di perdenti, di vite senza significato, di sentimenti sommessi, di quotidianità semplici come un letto a castello in carcere, un infuso di cinica sordità, il viaggio dalla Germania agli Usa una metamorfosi al contrario.
Scenografia 8: la Berlino spenta degli anni '70 in pochi shots di quartiere, il vuoto del midwest americano ben reso da campi ghiacciati e aree di servizio a tir, sensazionale l'outro nella riserva indiana di Cherokee tra modesti parchi di attrazioni e preistoria dell'animalismo.
Cast 8: Eva Mattes ha una mimica facciale sorprendentemente adeguata alle situazioni di sottomissione più o meno volontaria, Bruno G. uno dei migliori perdenti della storia del cinema, fenomenali alucne comparse non professioniste tra cui il battitore d'asta e i cacciatori.
Regìa 9: a una parte berlinese più convenzionale subentra la delirante messa in scena statunitense, resa magnificamente da fotogrammi muti di country music e slang senza un vero scopo, la climax finale tra polli che suonano il piano e conigli che alimentano la sirena una implicita e geniale giustificazione dell'atto estremo. Can't stop dancing chicken (cit.). Capolavoro.

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