mercoledì 14 dicembre 2011

Herzog filmography/Fata Morgana




Incompiuta documentaristica del genio malato del regista, l'alba dei tempi esplorativi (1970) a colpi di Sahara dunici e tracce semiabbandonate di presunta civiltà, a ricalcare inizialmente un embrione del successivo Apocalisse nel deserto. Delirante la doppia voce che decanta profezie maya alternate alla descrizione di luoghi e attività dell'Africa nera, tra capannoni, prefabbricati e corsi d'acqua semiprosciugati. Emergono i turisti dalle colline laviche lanzarotiane, nel suono ossessivo di un'improbabile orchestrina che notifica al mondo lo squilibrio fine a se stesso di certe produzioni (menzione ad honorem per la sequenza dell'atterraggio iniziale, ripetuta ben otto volte). Resta il fascino di certi abbinamenti tra Dylan, la classica e i significativi paesaggi che scorrono dai finestrini di un furgone.

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