Sceneggiatura 7: accontentarsi mai, nella vita c'è una via, l'amore sconfitto, la maturità nella scelta, vicenda tutta da seguire nella nota staticità delle pedine ozpetekiane.
Scenografia 5: Roma non si vede mai, un pub irlandese della fine del boom, una strada di periferia dove si accavallano esistenze.
Cast 6: il testamento sfortunato di Massimo Girotti, altalenante nell'alzheimer, Bova poco credibile, discreta la Mezzogiorno.
Regìa 6,5: gocce di memoria centellinate dalla rivendicazione, torte finte nel lascito spirituale di un pasticcere, sentimenti disperati di fughe per le scale, un segnale di vita chiaro, redenzione parziale in un finale troppo didascalico.
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