giovedì 15 dicembre 2011

Ozpetek filmography/Harem Suaré





Sceneggiatura 6: la vita in un harem prima del disfacimento dell'impero ottomano, eunuchi cospiratori e preferite del sultano, rappresentazioni liriche private da riscrivere e odalische gelosamente impertinenti. Secondo omaggio alla Turchia, qui la poesia è meno annacquata dall'ipocrisia, restando comunque fine a se stessa.
Scenografia 7: addirittura 15 set ricostruiti per fermare l'immagine che svanisce della vecchia capitale, di una decadenza che cola da ogni tenda, da ogni finestra, da ogni drappo meticolosamente riprodotto.
Cast 6: Golino statica, Bosé favolistica, meglio il realismo ambizioso della Gillain e la resa corale dell'harem madrelingua turco.
Regìa 6: narrazione trasposta al bar dei Martini vagamente genovesi, puntigliosità quasi storica di dettagli e situazioni, la soirèe che Ferzan ci propina lascia, purtroppo solo a tratti (le teste delle odalische in successione, il palco del sultano), tracce indelebili. Non è come la vivete ma come la raccontate (cit.).

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