venerdì 16 dicembre 2011

Depalmiadi/Mission to Mars



Sceneggiatura 6: l'unica idea spendibile scontando prevedibilità e sindrome da rescue mission, il budget grande assente all'appello di un suolo marziano solo sfuggente.
Scenografia 5,5: solo un'intuizione cydonica di terreni del 2020, la messinscena evidente di serre a impazzimento programmato e ologrammi di sale di comando.
Cast 5: l'autunno di Tim Robbins, qualcuno invecchia peggio di altri, il discorsetto iniziale dell'astronauta a simbolizzare la pochezza di realismo nella recitazione, carenza strutturale irrecuperabile.
Regìa 5+: il piano sequenza iniziale sprecato su una scena falsamente falsa, Morricone non aggiunge pathos, i tremendi modellini in esplorazione sul pianeta rosso e il vortice che travolge pesano di più delle volonterose citazioni kubrickiane di atsronavi e spazio profondo.

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