mercoledì 25 gennaio 2012

64th Cannes Film Festival/Almodovar



Sceneggiatura 8: l'idea del genio persino perfezionata, sottotrame che si incastrano, tematiche care al regista di cambi di sesso ma non di identità, stupri e vendette, madri coraggio e servitori del dovere ben poco esemplari.
Scenografia 5: Toledo è solo una vecchia foto da cartolina che apre il film, la strada di Pontevedra una Spagna portoghese assente dagli schermi di interni colorati dalle emozioni.
Cast 5,5: fredda la resa di un Banderas brusco, l'assenza della musa coperta in un certo qual modo dalla sostituta, ZecaZalone inguardabile.
Regìa 7: Lentezza di circostanze che appesantiscono la brillantezza del soggetto, la solita tecnica del flash-back a risollevare l'anima noir della seconda metà frankensteiniana. Esattamente a metà tra l'occasione persa per il capolavoro e la peggior pelicola almodovariana.


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