martedì 17 gennaio 2012

Cinema coreano/Poetry




Sceneggiatura 7+: memorie conclusive, una vita esplicitata nella consapevolezza della fine, interessi da coltivare come prevenzione tardiva, varie esistenze depressive a contorno ideale della provincia universale.
Scenografia 7: Korea suburbana, fiumiciattoli di ponti lenti, cortili in strada di volani notturni, materassi come sollievo dalla calura, birra a poco prezzo nelle cene conviviali dei corsi di letteratura.
Cast 7: il ritorno di Yoon Jeongh-hee, qualità espressive inopinabili e un filo di lentezza nel mettere a fuoco il personaggio, sguardi commoventi di rassegnazione tra cappelli persi e cerimonie religiose.
Regìa 6: stile narrativo semipopolare da vita quotidiana, ridondanza di immagini ininfluenti al dramma, telecamera dimessa che non mette a fuoco con convinzione i momenti significativi.

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