Sceneggiatura 7: rivisitazione celestiniana del mito dei matti, come t'ho fatto ti disfo, due piani temporali che abbracciano un'intera esistenza spesa in istituto, la debole premessa a minare la credibilità del quadro poetico.
Scenografia 6: Roma Laurentina, quartiere Giuliano Dalmata, esterma periferia sud di una metropoli inospitale di mari con meduse e supermercati specchi del nulla contemporaneo.
Cast 7: Giorgio Tirabassi (bravissimo) inquadra i limiti della schizofrenia controllata, il regista-attore non sempre riesce (tranne nel delirio vomitante) a infondere al suo personaggio i tic del deficit.
Regìa 6,5: la voce fuori campo spiazzante, piopiopiopio, l'alternanza di una gioventù spenta non giova a un presente assai circostanziato di mattoni azzurri, ciabatte, sedie e televisori al di qua di un cancello e di una doppia porta. Ingenuamente promettente.
Scenografia 6: Roma Laurentina, quartiere Giuliano Dalmata, esterma periferia sud di una metropoli inospitale di mari con meduse e supermercati specchi del nulla contemporaneo.
Cast 7: Giorgio Tirabassi (bravissimo) inquadra i limiti della schizofrenia controllata, il regista-attore non sempre riesce (tranne nel delirio vomitante) a infondere al suo personaggio i tic del deficit.
Regìa 6,5: la voce fuori campo spiazzante, piopiopiopio, l'alternanza di una gioventù spenta non giova a un presente assai circostanziato di mattoni azzurri, ciabatte, sedie e televisori al di qua di un cancello e di una doppia porta. Ingenuamente promettente.
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