martedì 17 gennaio 2012

Cinema israeliano/Lebanon





Sceneggiatura 7,5: tema di scarsa originalità per il cinema israeliano, già affrontato in recenti simili produzioni (Bufor, n.d.b.), ma espresso qui con una veridicità probabilmente imbattuta anche a livello mondiale. La guerra è notoriamente pericolosa (cit.).
Scenografia 6,5: i poster dell'agenzia di viaggio 'libanese' rimangono impressi nella memoria, rovine di villaggi tra capannoni industriali e Mercedes al fosforo.
Cast 7: giovani attori per ruoli di grande ingenuità, ma il quadro complessivo del gruppo all'interno del carro armato risulta vividamente colato dall'acqua sporca, dal sangue e dalla schiuma da barba.
Regìa 8-: violenza drammatica di immagini ultrarealistiche, la guerra tra inesperienza, follia e fanatismo in un decalogo programmatico essenziale, svalutato dall'affrettare eccessivamente la conclusione nei campi di girasole.

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