Sceneggiatura 6,5: il meccanismo da sequel non parte (dell'originale manca solo un'attrice, ma proprio colei che era indissolubilmente legata alla pellicola, grazie anche a Carmen Consoli, n.d.b.), e la storia si riesce a dipanare secondo crismi totalmente autonomi di veridicità e drammaticità ben superiori a quelle del bacio. Sorprendente.
Scenografia 5,5: filmare in Venezuela non ha senso quando si ha un'industria cinematografica nella città eterna, finestrinate di Parioli e assenza totale di luoghi comuni monumentali troppo legati ad adolescentismi tardivi.
Cast 7,5: con l'unica eccezione della pallidamente pessima Valtorta (e in parte del defilato Coccio ovosodese), il resto del cast fa a gara per la migliore interpetazione, con Favino leggermente favorito su Puccini e Impacciatore.
Regìa 6: filmare con Will Smith ha internazionalizzato le incertezze di direzione, prevale ovviamente il filo logico classico, ma le scene del funerale hanno un realismo tragico estremamente commovente.
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