martedì 17 gennaio 2012

Cinema romeno/Moartea domnului Lazarescu




Sceneggiatura 8: l'acqua di rose della sanità romena, tempi d'attesa e rifiuti semi-pretestuosi, l'epopea di una notte in ambulanza tra diagnosi disparate e dialoghi di quotidianità per le strade di Bucharest.Scenografia 6,5: ospedalato di routine tra lettini e sale d'attesa a referti, blocuri di eterna rassegnazione nel nume tutelare del buon vicinato.
Cast 7,5: affettazione sporadica marginale e minimi barlumi di stanchezza nel Lazarescu, la performance corale da ascrivere nell'albo delle pellicole indimenticabili.
Regìa 7,5: quasi presa diretta, quasi piano sequenza, la crudezza dell'ovvio in una prossimità temporale consecutiva mai spezzata dai toni iperrealistici delle inquadrature, un sentimentalismo distaccato meritorio della messe di premi dal mondo esterno.

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