martedì 17 gennaio 2012

Cinema colombiano/Satanas





Sceneggiatura 8: pagina nera di cronache immortali, l'interesse colato verso la mattanza finale da piste accessorie atte alla respirazione dell'ambiente, tra le ricostruzioni storiche fantasiose, gli errori wikipediani e il crudo rumore degli spari.
Scenografia 6,5: campane e statue votive della Candelaria, strade laterali di bordelli a presentazione, banchi nazionali nel grigiore invecchiato della finanza sudamericana, feste posh di pelli morbide e lezioni private d'inglese, Bogotà D.C.
Cast 6,5: l'Alcazar è impettito in un ruolo ex militarista sino al momento in cui deve premere il grilletto, assai meno convincenti il bel Mar della ragazza alla scopolamina e il prete libidinoso jaramilliano. PS rivedremo in Biutiful la qui splendida Martina Garcìa.
Regìa 7: un fulmine a ciel sereno che colpisce il suolo hollywoodiano, Baiz incastra come meglio potrebbe la tripartizione assodata, l'incipit un presagio, il Pozzettazo filmato con la fretta di chi ha già dato il meglio di sé e sa che basterà abbondantemente.

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